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ORGANIZZAZIONE
ADEMPIERE AL MANDATO UMANITARIO DELLA CROCE ROSSA ITALIANA RAFFORZANDO LE NOSTRE CAPACITÀ ORGANIZZATIVE
Il mandato della CRI è quello di prevenire ed alleviare le sofferenze umane, contribuire alla tutela e alla promozione della dignità della persona, rafforzare la cultura della non violenza, della pace e della solidarietà tra le comunità.
A tale fine, siamo chiamati a essere una Società Nazionale forte, in grado di sostenere e di valorizzare l’azione dei Comitati sul territorio e allo stesso tempo, dobbiamo essere un partner affidabile per le istituzioni pubbliche, gli altri operatori umanitari, nonché all’interno del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
Dovremo quindi dotarci di processi operativi e gestionali più efficaci ed efficienti, nonché perfezionare i nostri standard minimi di intervento, per migliorare la trasparenza e la responsabilità nei confronti dei beneficiari, dei donatori e del pubblico esterno.
A seguito del cambiamento istituzionale, la CRI ha incrementato le sue attività, forte della sua presenza capillare sul territorio italiano e transfrontaliero.
Rafforzando le capacità organizzative della CRI a tutti i livelli, potremo garantire una maggiore efficienza nella prevenzione delle e nella preparazione alle crisi sociali e umanitarie, nella loro gestione, nel ripristinare le condizioni di sussistenza e rafforzare la resilienza delle popolazioni in situazioni di vulnerabilità.
È necessario, al contempo, prendere atto che in un mondo sempre più globalizzato, cambiano le necessità delle comunità vulnerabili e quindi esse vanno gestite con approcci innovativi.
Questo sarà possibile grazie a una struttura organizzativa dinamica orientata alla ricerca delle soluzioni più efficienti per soddisfare le necessità delle persone in situazioni di vulnerabilità in tutto il mondo.
Investiremo nello sviluppo di capacità innovative all’interno della CRI, creando uno spazio permanente in cui si potranno discutere e sperimentare nuove idee, soluzioni basate sulle esigenze delle persone ed uso di tecnologie d’avanguardia, in un ambiente che stimoli il cambiamento, aperto a proposte e visioni.
Grazie a un maggiore coordinamento e coinvolgimento di tutti i livelli territoriali, si potranno raggiungere risultati quantificabili, rafforzando così la CRI nel suo insieme e migliorando la sostenibilità e la scalabilità dei suoi programmi.
La gestione dei progetti in tempo reale consentirà alla CRI di realizzare le attività giuste al momento opportuno, con la necessaria flessibilità per intervenire negli odierni vorticosi contesti di conflitto e di calamità.
Il rafforzamento delle strutture organizzative della CRI richiede una sostenibilità finanziaria a lungo termine ottenuta diversificando le fonti di finanziamento, per garantire una maggiore autonomia di tutta l’Associazione.
È necessario rendere sempre più concreto il Principio di Unità, creare sinergie e definire un orientamento comune dell’Associazione.
È necessario valorizzare tutte le numerose eccellenze dei Comitati della CRI in tutto il territorio, adottando una forma di comunicazione dinamica ed attiva tra tutti i suoi livelli territoriali, utilizzando procedure standard e armonizzando i modelli formativi.
ENTRO IL 2030 LA CRI SI PREFIGGE DI:
– Creare una struttura organizzativa efficiente che rispetti la parità di genere, monitorando e adattando regolarmente l’organigramma alle sfide operative.
– Ottenere una maggiore qualità ed efficacia dei programmi della CRI grazie a un Laboratorio dell’Innovazione, che sviluppi nuove soluzioni in collaborazione con partner sia pubblici che privati del setto- re umanitario e promuovere l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia.
– Armonizzare l’intero sistema informatico ed adottare strumenti di gestione dei dati in tempo reale, per operare in modo più agile, efficiente e trasparente.
– Sviluppare un piano d’azione per la raccolta fondi che fornisca le linee guida per garantire una base finanziaria stabile per le varie attività della CRI.
– Stabilire una comunicazione più efficiente tra il Comitato Nazionale, i Comitati Regionali e i Comitati sul territorio, condividendo sistematicamente le buone pratiche e le esperienze acquisite.
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